Una Strato’s certificata!
Erik Comas, conosciuto per il suo poliedrico talento come pilota, è un fervente difensore del mondo delle auto storiche. Partecipò come prima esperienza al Tour Auto del 1995 all’ età di 32 anni con una Jaguar E-type pur possedendo già un’Alpine A110 da diversi anni.
Nel 2011 fu il primo a creare un team di Alpine d’epoca che metteva a disposizione dei suoi “giovani clienti di cinquant’anni e più” un servizio chiavi in mano per partecipare a delle prove storiche.
Regolarmente una dozzina di Berlinette perfettamente restaurate prendeva parte a delle competizioni con un servizio di prima classe: divise personalizzate con logo, assistenza, trasporto bagagli, assicurazione, hotel a 4 o 5 stelle, ristoranti stellati, album foto ricordo, modellini ricordo, rifornimento carburante e navette parc fermè / hôtel.
In breve, molto meglio del trattamento che riceveva un pilota ufficiale negli anni ’70.
In seguito, tra il 2012 e il 2017, Comas ha corso esclusivamente con la Lancia Strato’s, riscontrando tuttavia delle serie difficoltà a trovare un preparatore all’ altezza della sua ambizione, cioè a vincere il titolo assoluto del campionato europeo rally auto storiche con la sua Strato’s del 1974 davanti ad auto ben più recenti come la Lancia Delta, Lancia 037, Porsche Group B, Renault 5 Turbo, BMW M3, Subaru Legacy e Sierra Cosworth…
É stato il giovane preparatore biellese Andrea Chiavenuto, incontrato tramite il progetto 124 Abarth Racing al Rallye Monte Carlo 2017, che ha permesso al pilota franco-svizzero di raggiungere il suo obbiettivo con la Strato’s totalizzando tre vittorie in campionato ed il titolo.
Pilota e preparatore si sono ritrovati il mese scorso presso le Officine Classiche di FCA Heritage di Torino in occasione della certificazione costruttore gestita dal dipartimento storico del Gruppo FCA.
Il progetto FCA Heritage é dedicato alle auto storiche dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth. Offre un insieme di servizi alle auto del gruppo che hanno più di vent’anni tra i quali la Certificazione d’Autenticità che consiste in un’ispezione dettagliata da parte dei tecnici FCA specializzati degli elementi meccanici e del corpo vettura, questo al fine di valutare il livello di originalità della macchina.
Parallelamente delle ricerche vengono effettuate negli archivi di FCA Heritage e confrontate con i risultati rilevati dai tecnici prima di rilasciare la certificazione.
Il processo di Certificazione d’Autenticità FCA Heritage si svolge come segue: analisi del libretto, verifica dei numeri motore e scatola del cambio, verifica numeri telaio e della scocca.
Vengono infine minuziosamente studiati il motore ed i suoi accessori, la trasmissione, il gruppo sospensione, il sistema frenante e la parte dello scarico. Gli interni del veicolo e la carrozzeria permettono altresì di trovare numerosi indici di originalità.
La Certificazione d’Autenticità è un documento ufficiale emesso dalla casa madre che attesta l’originalità del bene e comprende un certificato (prima foto sotto), una targa d’autenticità e un album completo e illustrato con la storia dell’auto e la valutazione degli elementi esaminati.
Erik COMAS: “La mia passione trentennale per il mondo delle vetture storiche mi ha portato ad un’ampia riflessione dopo la vittoria europea del 2017. Di anno in anno sempre più auto che partecipano alle competizioni non sono originali ma ricostruite. Si tratta di un altro mondo che racchiude macchine con caratteristiche troppo lontane da quelle originali. La mia auto, preparata nel 1979 da Maglioli, è identica a quella di Darniche, vincitore del Rallye Monte Carlo di quello stesso anno.
Per questa ragione io sono un fervente sostenitore della certificazione costruttori e dell’esistenza del dipartimento FCA Heritage. Penso sia infatti importante per un proprietario poter avere questa opportunità e per questo mi sono sforzato di conservare la mia Lancia il più vicino possibile al suo stato originale, come conferma questa importante Certificazione d’Autenticità rilasciata da Lancia Classiche.
Invito tutti i collezionisti e possessori di auto storiche a fare lo stesso”.
Foto e fonte Erik Coma, LanciaStratos.com
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