Il 22. Rally Alpi Orientali Historic a Cividale e Gemona
Saranno due, i giorni di sfide, ispirati dalla grande tradizione del rally friulano, uno dei più amati a livello continentale.
Cividale e Gemona del Friuli saranno nuovamente i cuori pulsanti del 22. Rally Alpi Orientali Historic, il classico appuntamento rallistico di alto livello collocato al rientro dalle ferie.
In programma per il 25 e 26 agosto, l’evento orchestrato dalla Scuderia Friuli ACU, si appresta dunque a far vivere nuove ed esaltanti sfide sulle magnifiche ed inimitabili strade friulane, nelle valli del Torre e del Natisone, proseguendo così una tradizione unica.
“Europeo” e tricolore”. Confermato il blasone del Campionato Europeo per il 22° Rally Alpi Orientali Historic, di cui sarà il sesto appuntamento, affiancato alla validità tricolore (sesta prova anche in questo caso)
Una gara, due gare. E’ da anni che il format del “Friuli” è questo, una perfetta commistione di sfide per auto moderne e storiche, un connubio che convive al meglio, senza che nessuna parte copra l’altra.
Quest’anno la gara riproporrà Gemona del Friuli, entrata a far parte del rally in modo deciso lo scorso anno e riproposta con forza anche per questa edizione, e viene ovviamente confermata Cividale del Friuli, oramai da anni fulcro dell’evento.
Proprio a conferma dell’avere due gare distinte, il programma dell’appuntamento parla chiaro: venerdì 25 agosto le “storiche” partiranno da Cividale del Friuli alle 14,01 e correranno già cinque prove speciali mentre le “moderne” faranno lo start dalle ore 18,31, svolgendo una sola “piesse”, quella di Gemona del Friuli, peraltro allungata rispetto alla versione 2016.
L’indomani, sabato 26 agosto, le “storiche” correranno altri sei impegni cronometrati (per un totale quindi di undici prove speciali), mentre il tricolore WRC avranno la spina dorsale della loro sfida, con lo stesso numero di prove, arrivando quindi ad un complessivo di sette.
Gli arrivi saranno a partire dalle ore 17,00 per la gara storica e dalle 18,45 per la “moderna”.
Le prove speciali. C’è poco da chiedere di meglio, anche per l’edizione 2017 della gara.
Il percorso, per adattarlo alle prescrizioni Federali e per dare un senso compiuto alle esigenze dell’essere due gare distinte, ha subìto alcune modifiche ma non grossi stravolgimenti. Il tracciato è stato disegnato sulla scorta della tradizione, proponendo i “classici sempre attuali” per i quali il rally del Friuli Venezia Giulia è ampiamente apprezzato da piloti, appassionati ed addetti ai lavori.
Non manca comunque una punta di novità, ossia il riproporre, dopo sette anni, la prova di “Tribil” (Drenchia). Il primo giorno di gara, quello quindi della parte “historic”, guarda le valli del Torre, il secondo giorno, con l’entrata in scena delle WRC, ci si sposterà verso il Natisone.
Un forte interesse del territorio. Non si scopre certo adesso, che il rally del Friuli Venezia Giulia è un vero e proprio ambasciatore del territorio friulano in Italia e nell’intero continente europeo. Lo hanno capito le istituzioni, lo hanno capito i diversi operatori economici che nel tempo sono diventati partner dell’evento.
Tutti insieme guardano alla promozione della regione ed anche per quest’anno sono stati molti i Comuni che hanno chiesto il passaggio della gara nei loro territori, segno tangibile di quanto essa sia radicata nel tessuto socio economico. Purtroppo ogni anno, per molte motivazioni, logistiche, regolamentari, sportive si devono operare scelte mirate pur se comunque l’organizzazione è sempre attenta al dialogo costruttivo per il bene appunto dei luoghi che attraversa.
Già nella fase “calda”. Il rally è stato approntato da tempo. Il lavoro dello staff organizzativo si è avviato già con la fine dello scorso anno, questi sono i momenti in cui si limano i dettagli, si danno quei tocchi in più per far apprezzare l’evento a tutto tondo.
Siamo quindi già nel periodo delle iscrizioni aperte. Il via è stato dato il 7 luglio scorso, il termine sarà il 16 agosto.
Il 2016. L’edizione 2016 del Rally Alpi Orientali Historic fu appannaggio di “Pedro”-Baldaccini, su una Lancia rally 037.
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