Bruno Sacco: L’Architetto dello Stile Mercedes Scompare a 90 Anni.

Bruno Sacco: L’Architetto dello Stile Mercedes Scompare a 90 Anni.

Il mondo dell’automobilismo ha perso una delle sue figure più iconiche. Bruno Sacco, il designer italiano che ha plasmato il linguaggio stilistico di Mercedes-Benz per oltre quattro decenni, è morto il 19 settembre 2024 a Sindelfingen, Germania, all’età di 90 anni.

La notizia è stata resa pubblica solo dopo le esequie. Sacco ha lasciato un’eredità indelebile nel design automobilistico, trasformando la casa di Stoccarda in un simbolo di eleganza senza tempo e innovazione.

Le Origini di un Genio del Design

Nato a Udine il 12 novembre 1933, Bruno Sacco era figlio di un comandante di un battaglione di fanteria da montagna. Dopo essersi diplomato come il più giovane geometra d’Italia all’età di 17 anni, decise di dedicarsi al mondo delle automobili. L’ispirazione per intraprendere questa strada arrivò dopo una visita al Salone dell’Automobile di Torino, dove rimase folgorato dalla Studebaker Starlight Commander coupé, progettata da Raymond Loewy.

Gli Inizi della Carriera: Ghia e l’Ingresso in Mercedes

Dopo aver frequentato il Politecnico di Torino, Sacco iniziò la sua carriera nel mondo dell’automobilismo presso la Carrozzeria Ghia nel 1956. Qui affinò le sue competenze e lavorò a stretto contatto con alcuni dei grandi nomi del settore come Sergio Sartorelli e Giovanni Savonuzzi.

Il punto di svolta arrivò nel 1957 quando Sacco, determinato a entrare in Mercedes-Benz, riuscì a ottenere un incontro con Karl Wilfert, responsabile dello sviluppo carrozzeria dell’azienda tedesca. Nel gennaio 1958, iniziò ufficialmente la sua carriera in Mercedes presso il centro di progettazione a Sindelfingen.

L’Ascesa in Mercedes-Benz e le Icone del Design

Sotto la guida di Friedrich Geiger e Wilfert, Bruno Sacco iniziò a lavorare su modelli iconici come la Mercedes-Benz 600 W 100 e la 230 SL Pagoda. Negli anni ‘70, divenne capo designer della casa tedesca, dando vita a modelli che avrebbero segnato la storia del marchio. Tra questi, la Serie 123 (dal 1976 al 1986) e la Classe S W 126 del 1979, che Sacco considerava il suo capolavoro assoluto.

Una delle sue frasi più celebri rifletteva la sua visione stilistica: “L’identità di una Mercedes-Benz deve essere mantenuta da una generazione di modelli all’altra, affinché la nuova serie non faccia sembrare la precedente vecchia.” Questo principio ha guidato il design Mercedes per decenni, rendendo le vetture del marchio immediatamente riconoscibili in tutto il mondo.

La Filosofia di Sacco: Eleganza Senza Tempo

Sacco credeva fermamente in un design che durasse nel tempo, mantenendo l’eleganza e la sobrietà tipiche del marchio. Questo approccio ha portato alla creazione di modelli come la celebre 190 (W 201), che ha contribuito a espandere il pubblico di Mercedes, e la rivoluzionaria Classe A W 168, introdotta negli anni ‘90, che ha attratto un pubblico più giovane verso il marchio.

Gli Ultimi Anni in Mercedes e il Ritiro

Bruno Sacco continuò a guidare il design Mercedes fino alla fine degli anni ’90, lavorando su modelli come la Classe S W 220 e la Classe CL C 215. Si ritirò ufficialmente il 31 marzo 1999, lasciando il posto a Peter Pfeiffer. Dopo il ritiro, Sacco ricevette numerosi riconoscimenti, tra cui una laurea honoris causa dall’Università di Udine nel 2002 e l’ammissione alla Automotive Hall of Fame di Dearborn nel 2006.

Con la scomparsa di Bruno Sacco, il mondo dell’automobile perde uno dei suoi più grandi maestri del design. La sua visione ha segnato un’epoca, trasformando Mercedes-Benz in un’icona globale di eleganza e innovazione. Sacco non ha solo disegnato automobili, ma ha plasmato un intero concetto di stile, che ancora oggi continua a influenzare le generazioni future.

Testo di Renzo Raimondi per Motori Storici.

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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