Alfa Romeo Alfa 90: il modello di Transizione tra le Generazioni Automobilistiche.

Alfa Romeo Alfa 90: il modello di Transizione tra le Generazioni Automobilistiche.

L’Alfa Romeo, nella sua lunga e gloriosa storia, ha prodotto un modello unico nel suo genere: l’Alfa 90, un’auto che, in soli tre anni di presenza sul mercato, ha fatto da ponte tra due generazioni.

Lanciata esattamente 40 anni fa, l’Alfa 90 è stata apprezzata per il suo design e le caratteristiche meccaniche, ma la sua carriera è stata breve, con soli 56.428 esemplari prodotti.

La sua produzione è terminata per fare spazio alla nuova 164, una scelta legata all’acquisizione dell’Alfa Romeo da parte del Gruppo Fiat nel 1987.

Un’Auto tra Due Mondi

Alla fine degli anni ‘70, Alfa Romeo aveva avviato due progetti, 154 e 156, per sostituire rispettivamente la Giulietta e l’Alfetta. Tuttavia, a causa della situazione economica dell’azienda, questi progetti furono ritardati.

Con il miglioramento della situazione finanziaria nei primi anni ‘80, il programma venne ripreso, dando vita ai progetti 162A e 162B, che avrebbero portato alla produzione delle future Alfa 90 e Alfa 75.

Design e Innovazione Tecnica

L’Alfa 90 fu disegnata da Bertone, con l’obiettivo di mantenere il più possibile i componenti delle auto già esistenti. Il risultato fu una berlina elegante e moderna, caratterizzata da linee squadrate. Una delle principali innovazioni dell’Alfa 90 era lo spoiler anteriore retrattile, che si attivava automaticamente a partire da 80 km/h, contribuendo a un coefficiente aerodinamico (Cx) di 0,37.

All’interno, l’abitacolo offriva dettagli innovativi per l’epoca, come il freno a mano ispirato ai comandi degli aerei e una strumentazione optoelettronica all’avanguardia. Un altro elemento distintivo dell’Alfa 90 era la valigetta ventiquattrore Valextra integrata nella plancia, un oggetto di culto che oggi viene scambiato a cifre elevate.

Caratteristiche Meccaniche

L’Alfa 90 manteneva lo schema transaxle dell’Alfetta, con motore anteriore e trazione posteriore, abbinato a un gruppo cambio-differenziale posteriore.

Le sospensioni erano indipendenti a quadrilateri oscillanti all’anteriore e un ponte De Dion al posteriore.

L’auto era inoltre dotata di freni a disco su tutte le ruote e di servosterzo idraulico.

Motorizzazioni e Versioni

La gamma motori dell’Alfa 90 comprendeva diverse varianti, dalla versione base 1.8 a carburatori con 120 CV, alla più potente Quadrifoglio Oro con il celebre 2.5 V6 ‘Busso’ da 156 CV. Erano disponibili anche motorizzazioni diesel, come il 2.4 Turbodiesel da 110 CV fornito da VM di Cento.

Per contrastare l’aumento dell’IVA per le auto con cilindrata superiore a 2000 cc, Alfa Romeo lanciò anche le versioni 2.0 a carburatori e 2.0i a iniezione elettronica, entrambe da 128 CV.

Un Addio Prematuro

Nonostante le sue qualità, l’Alfa 90 fu ritirata dal mercato nel 1987, sostituita dalla più popolare Alfa 75 e dall’innovativa Alfa 164, che avrebbe segnato una nuova era per il marchio. L’Alfa 90 rimane, però, un esempio di ingegneria e design che ha saputo adattarsi e innovare in un periodo di transizione per Alfa Romeo.

Testo di Renzo Raimondi per Motori Storici.

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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