A settembre torna la Stella Alpina.
La Stella Alpina è una competizione automobilistica che è nata nel 1947 come “competizione internazionale di turismo veloce”. Il regolamento prevedeva un percorso diviso in tappe e tratti cronometrati, che influenzavano la classifica finale.
Nella prima edizione, il giovane Piero Taruffi si impose alla guida di una Lancia Aprilia. Nella seconda edizione, che superò i 1.400 chilometri, il dominio fu di un altro nome illustre: Nuccio Bertone su Fiat Stanguellini. Nel 1949, la gara diventò ancora più lunga e impegnativa, con un aumento delle medie di velocità. La vittoria assoluta andò a Franco Simontacchi su Fiat Stanguellini. La Stella Alpina del 1950 includeva ben sette cronoscalate: Mendola, Sommo, Stelvio, Tonale, Rolle, Falzarego e Bondone. Fu un vero e proprio impresa, dalla quale uscì vincitore Salvatore Ammendola alla guida di una Lancia Aurelia. Nel 1951, il numero di partecipanti quasi raddoppiò rispetto alle edizioni precedenti, con la presenza di numerosi campioni e specialisti delle gare di montagna appartenenti a scuderie di prestigio. Ammendola conquistò nuovamente la vittoria, che avrebbe poi ripetuto nel 1953, dopo aver lasciato l’edizione del 1952 a Ovidio Cappelli su Fiat 8V. Giovanni Crespi su Alfa Romeo vinse la corsa nel 1954 e, infine, nell’edizione del 1955 parteciparono i migliori piloti del momento, tra cui il belga Olivier Gendebien, che ottenne l’ultimo successo alla guida della potente Mercedes-Benz 300 SL.
Dopo un’interruzione dovuta all’annullamento delle principali corse su strada, la Stella Alpina fece ritorno nel 1984 sotto forma di rievocazione storica. Questa nuova fase ottenne subito un ampio consenso tra gli appassionati, vivendo così la sua seconda epoca d’oro.
La Stella Alpina nasce nel 1947 come “competizione internazionale di turismo veloce” e un regolamento che prevedeva il percorso diviso in tappe e tratti cronometrati determinanti ai fini della classifica finale.
E’ interessante notare che nella storia della Stella Alpina, diversi piloti e automobili hanno lasciato il segno.
Nella prima edizione, Piero Taruffi trionfò al volante di una Lancia Aprilia, dimostrando la sua abilità e determinazione. Nella seconda edizione, Nuccio Bertone, fondatore della celebre carrozzeria omonima, dominò la gara alla guida di una Fiat Stanguellini, aggiungendo prestigio al suo nome. Nel 1949, la competizione diventò ancora più impegnativa, con medie di velocità elevate, e Franco Simontacchi si aggiudicò la vittoria su una Fiat Stanguellini.
La Stella Alpina del 1950 fu caratterizzata da sette cronoscalate, tra cui nomi leggendari come Mendola, Stelvio e Bondone. In quella sfida epica, Salvatore Ammendola vinse al volante di una Lancia Aurelia, lasciando un segno indelebile nella storia della competizione. Nel 1951, il numero di partecipanti aumentò notevolmente, con la presenza di campioni e specialisti delle gare di montagna. Ammendola replicò il suo successo nel 1953, dopo aver lasciato l’edizione del 1952 a Ovidio Cappelli su una Fiat 8V. Giovanni Crespi vinse nel 1954 su un’Alfa Romeo.
Infine, nel 1955, per l’ultima edizione della Stella Alpina, si iscrissero i migliori piloti del momento, tra cui il belga Olivier Gendebien, che conquistò l’ultimo successo al volante della potente Mercedes-Benz 300 SL.
Dopo un’interruzione causata dall’annullamento delle principali corse su strada, la Stella Alpina ritornò nel 1984 come rievocazione storica. Questo nuovo capitolo riscosse un ampio consenso tra gli appassionati e segnò una seconda epoca d’oro per la competizione, permettendo di rivivere la gloriosa tradizione del passato.
Dopo un periodo di interruzione dovuto all’annullamento delle principali corse su strada, la Stella Alpina fece ritorno nel 1984 come una rievocazione storica. Questo nuovo formato della competizione, che riproponeva l’atmosfera e lo spirito delle edizioni passate, ottenne immediatamente un ampio consenso da parte degli appassionati.
La Stella Alpina rievocativa del 1984 segnò l’inizio di una seconda epoca d’oro per la competizione. Gli appassionati poterono rivivere le emozioni dei tempi passati, con la partecipazione di vetture storiche e l’esplorazione delle strade che avevano fatto la storia della competizione.
La rievocazione storica della Stella Alpina ha continuato ad attirare un numeroso pubblico di appassionati negli anni successivi. Questo evento speciale offre la possibilità di ammirare automobili d’epoca in azione, immergendosi in un’atmosfera di grande fascino e storia.
La Stella Alpina rievocativa del 1984 in poi ha quindi permesso agli appassionati di continuare a vivere l’esperienza unica di questa competizione storica, preservando la memoria delle edizioni passate e mantenendo vivo l’entusiasmo per le corse automobilistiche su strada.
Testo Renzo Raimondi per Motori Storici
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