Alfa Romeo protagonista a Le Mans Classic nell’anno del 100°anniversario del Quadrifoglio.
L’11a edizione della Le Mans Classic, che si terrà dal 29 giugno al 2 luglio sul circuito della 24 Ore di Le Mans, è un evento imperdibile nel mondo delle corse automobilistiche d’epoca. Durante questo evento, decine di migliaia di appassionati avranno l’opportunità di ammirare sulla pista di Le Mans bolidi da corsa che hanno fatto la storia della leggendaria gara, appartenenti al periodo tra gli anni ’20 e la fine degli anni ’70.
Per Alfa Romeo, che ha vinto la gara per quattro volte, questa è un’ottima occasione per presentare alcuni dei modelli che hanno segnato la loro straordinaria avventura sportiva, compresa la corsa sul circuito della Sarthe. Inoltre, l’anno 2023 è particolarmente significativo poiché si celebra sia il centesimo anniversario del Circuito delle 24 Ore di Le Mans che il centesimo anniversario dell’iconico Quadrifoglio, simbolo delle vetture più performanti di Alfa Romeo sin dal 1923. Questi due traguardi centenari, fondamentali nella storia delle corse automobilistiche, saranno celebrati durante la Le Mans Classic di quest’anno.
Presso lo stand del marchio Alfa Romeo, saranno esposti quattro modelli eccezionali provenienti dalla collezione Heritage del Museo Storico Alfa Romeo di Arese. Questi modelli includono una 6C 3000CM del 1953, una straordinaria 33 Stradale prototipo del 1967, una 33/3 Litri “Le Mans” del 1970 e una 33 TT 12 del 1975. Accanto a questi classici, saranno presentate anche le ultime aggiunte alla gamma Alfa Romeo, come le esclusive Giulia e Stelvio Quadrifoglio “100° Anniversario” insieme alla Tonale Plug-in Hybrid Q4, il primo SUV ibrido plug-in Q4 di Alfa Romeo.
Inoltre, durante la sfilata che si terrà nella mattinata di sabato 1° luglio, l’esclusiva Alfa Romeo Giulia SWB Zagato farà la sua prima apparizione su strada in pubblico. Questo evento avrà luogo nel “Village des Constructeurs”, e la vettura sarà affiancata da una straordinaria Alfa Romeo 33/3 che ha partecipato all’edizione del 1970 delle 24 Ore di Le Mans, con il logo Autodelta, la scuderia ufficiale del reparto corse di Alfa Romeo, che celebra il suo sessantesimo anniversario quest’anno.
In aggiunta a tutto ciò, Alfa Romeo invita tutti i suoi fan, gli “Alfisti”, a partecipare attivamente a questo evento unico. Durante i tre giorni, dal 30 giugno al 2 luglio, gli appassionati clienti e i club di Alfa Romeo avranno la possibilità di prendere parte alla seconda edizione degli “Alfa Romeo Tribe Days”. Questi tre giorni saranno dedicati alla pura passione per le auto, con eventi inediti ed esperienze di guida esclusive sui circuiti di Montlhéry e Le Mans, dove sono state scritte alcune delle più belle pagine del motorsport internazionale.
In sintesi, la Le Mans Classic e gli Alfa Romeo Tribe Days rappresentano un’occasione straordinaria per gli appassionati di Alfa Romeo e di corse automobilistiche d’epoca di immergersi nella storia e nell’entusiasmo legati a queste icone del motorsport.
6C 3000 CM spider (1953)
La “6C 3000 Competizione Maggiorata” (CM) è un modello speciale realizzato dalla carrozzeria Colli nel 1953. Questa coupé da corsa è stata progettata per competere nella categoria “vetture sport” e partecipare alla Mille Miglia del 1953 e alla 24 Ore di Le Mans.
Il motore della spider da corsa, progettato da Giuseppe Busso, è una versione potenziata del precedente 6 cilindri in linea da 3 litri utilizzato nel prototipo 6C 3000. La cilindrata è stata aumentata a 3495 cm3 e la potenza, dopo diverse evoluzioni, raggiungeva i 275 CV.
Nella Mille Miglia del 1953, la versione coupé della 6C 3000 CM ha ottenuto un secondo posto, con il leggendario Juan Manuel Fangio al volante. Fangio, campione del mondo di Formula 1 nel 1951 con l’Alfa Romeo GP Tipo 158-159 “Alfetta”, era il pilota principale del team Alfa Romeo. Sebbene abbia dominato la gara, è stato costretto a rallentare a causa di un problema al telaio.
Purtroppo, l’esperienza alla 24 Ore di Le Mans nel giugno 1953 è stata sfortunata per l’Alfa Romeo 3000 CM coupé, poiché tutte le vetture si sono ritirate dalla corsa. La ragione principale di questo insuccesso è stata il poco tempo disponibile per lo sviluppo del progetto complessivo. Il reparto progettazione era principalmente impegnato nel mettere a punto e organizzare la produzione di un nuovo modello compatto, la “Giulietta”.
D’altro canto, la versione spider della 6C 3000 CM ha ottenuto un notevole successo vincendo il primo “Gran Premio Supercortemaggiore” a Merano nel 1953 con Juan Manuel Fangio alla guida. Questa straordinaria vettura è esposta presso il Museo Alfa Romeo e presenta un’aggiunta significativa: nel 1955, il reparto R&D ha montato freni a disco sulla vettura.
La 6C 3000 CM è un’automobile d’epoca di grande valore storico e tecnico, rappresentando un capitolo significativo nella storia delle corse automobilistiche di Alfa Romeo.
Alfa Romeo 33 Stradale prototipo (1967)
La Alfa Romeo Tipo 33 Stradale è una vettura straordinaria che rappresenta un connubio perfetto tra il mondo delle corse e quello delle vetture da strada. Il design di Franco Scaglione è considerato un capolavoro, e la sua bellezza e eleganza sono difficili da descrivere a parole.
Il telaio della Tipo 33 Stradale è stato derivato direttamente da quello utilizzato nelle competizioni, ed è composto da tre grandi tubi in lega di alluminio disposti a formare una “H” asimmetrica.
Questa configurazione conferisce alla vettura una notevole rigidità e leggerezza. Due strutture in fusione di magnesio sono fissate alle estremità del telaio, una anteriore che sostiene la sospensione e i pedali, e una posteriore che sostiene il motore, la trasmissione e la sospensione. I serbatoi del carburante sono alloggiati all’interno dei tubi del telaio, realizzati in gomma per garantire la massima sicurezza.
Rispetto alla versione da competizione, la Tipo 33 Stradale ha un passo allungato di 10 cm e un telaio rinforzato con lamiera d’acciaio nell’area dell’abitacolo, per aumentare la sicurezza e la rigidità della struttura. Inoltre, sono stati apportati alcuni miglioramenti per renderla adatta all’utilizzo su strada, come equipaggiamenti e finiture più confortevoli.
Il motore della Tipo 33 Stradale è un V8 a 90 gradi da due litri, che è stato leggermente “addolcito” rispetto alla versione da corsa, ma che comunque eroga una potenza di 230 CV. Nonostante la riduzione di potenza rispetto al prototipo da competizione, la vettura è in grado di raggiungere una velocità massima di 260 km/h, confermando le sue prestazioni straordinarie.
La Alfa Romeo Tipo 33 Stradale è diventata una leggenda dell’automobilismo grazie alla sua rarità, alla sua bellezza e alle soluzioni tecniche avanzate che ancora oggi la rendono una vettura affascinante e desiderabile.
Alfa Romeo 33/3 litri Le Mans (1970).
Il ritorno di Alfa Romeo nelle corse con il progetto “Tipo 33” nel 1967 segna l’inizio di un processo evolutivo che si sviluppa nel corso di dieci anni. Dopo i successi iniziali della vettura da due litri a Fléron, Autodelta sviluppa una nuova versione del motore V8 con una cilindrata di 3 litri per competere per i titoli generali.
Nonostante le prospettive promettenti, la vettura affronta delle difficoltà al suo debutto nella 12 Ore di Sebring nel 1969, dove è costretta ad abbandonare la gara. Tuttavia, nel corso della stagione, la Tipo 33/3 conquista due vittorie a Zeltweg e Pergusa, e nel 1970 la squadra Autodelta continua a sviluppare il modello 33/3.
La vettura preparata per il 1971 subisce una revisione radicale, con il motore che raggiunge i 420 CV di potenza, un cambio ridisegnato e un peso ridotto a soli 650 kg. Inoltre, viene realizzata una carrozzeria completamente nuova. Queste migliorie portano Alfa Romeo a ottenere un grande successo nel 1971.
Durante quell’anno, la Tipo 33 conquista una serie di vittorie prestigiose. De Adamich e Pescarolo trionfano nella 1000 km di Brands Hatch, Vaccarella e Hezemans vincono la Targa Florio, e De Adamich e Peterson si aggiudicano la 6 Ore di Watkins Glen. Queste vittorie proiettano Alfa Romeo al secondo posto nel Campionato del Mondo Costruttori, dimostrando l’eccellenza e la competitività della Tipo 33.
Il successo ottenuto nel 1971 rappresenta il culmine di un decennio di sviluppo per la Tipo 33, sottolineando il ruolo significativo che Alfa Romeo ha giocato nel panorama delle corse automobilistiche durante quel periodo. La vettura si è affermata come una forza dominante e ha contribuito a consolidare la reputazione di Alfa Romeo come un marchio automobilistico di successo e prestigio.
Alfa Romeo 33 TT 12 (1975)
La 33 TT 12 di Alfa Romeo fa il suo debutto alla 1000 km di Spa-Francorchamps il 5 maggio 1973, in un momento in cui il Campionato del Mondo Costruttori è al culmine della competizione, con il coinvolgimento di prestigiose case automobilistiche come Alfa Romeo e la sua divisione corse, Autodelta.
L’acronimo “TT” nella denominazione della vettura significa “Telaio Tubolare” e deriva dalla precedente “33 TT3”. La vettura è equipaggiata con un motore V8-90°, mentre il numero “12” indica il numero di cilindri del nuovo motore flat-12 da 3 litri, in grado di erogare una potenza superiore ai 500 CV. La carrozzeria presenta un design aerodinamico peculiare e un’estetica inconfondibile, con due pinne laterali e una grande presa d’aria sopra il cofano motore.
Nel corso della stagione 1973, Autodelta decide di dedicarsi completamente allo sviluppo della nuova vettura, e l’anno successivo la 33 TT 12 ottiene i suoi primi successi, tra cui la vittoria nella prestigiosa gara delle 1000 km di Monza.
Nel 1974, la dirigenza di Alfa Romeo prende la decisione di partecipare alla 24 Ore di Le Mans con l’obiettivo di sfidare il team Matra, un avversario di rilievo. Durante le sessioni di qualifica del marzo di quell’anno, il pilota Arturo Merzario e la sua 33 TT 12 segnano un tempo di 3 minuti e 31 secondi, con un distacco di 4 secondi rispetto alla Matra. Tuttavia, per ragioni organizzative, Alfa Romeo e Autodelta decidono di non partecipare alla gara.
La stagione 1975 rappresenta l’apice della 33 TT 12. I migliori piloti si alternano al volante della vettura e riescono a conquistare il prestigioso Campionato del Mondo Costruttori. Tra i piloti di spicco che guidano la TT 12 ci sono Arturo Merzario, Mario Andretti, Derek Bell, Vittorio Brambilla, Jacky Ickx, Jacques Laffite, Jochen Mass, Henri Pescarolo, Jody Scheckter, Nino Vaccarella e John Watson.
La 33 TT 12 rappresenta un periodo d’oro per Alfa Romeo e Autodelta, dimostrando l’eccellenza tecnica e sportiva della vettura e consolidando il ruolo di Alfa Romeo come una delle principali protagoniste delle corse automobilistiche negli anni ’70.
Testo di Renzo Raimondi per Motori Storici
Commenta!