All’asta un’Era Dimenticata: La Isdera Imperator 108i, Una Supercar Unica.
La storia dell’automobilismo è costellata di modelli iconici, ma alcuni gioielli sono rimasti nell’ombra, dimenticati dal grande pubblico.
Tra questi, la Isdera Imperator 108i, una supercar tedesca prodotta in soli 30 esemplari, rappresenta un vero e proprio tesoro nascosto. Oggi, uno di questi rarissimi modelli è pronto a tornare sotto i riflettori, grazie all’asta organizzata da Sotheby’s a Monterey, con una stima che oscilla tra gli 800.000 e il milione di dollari.
La Isdera Imperator 108i nasce dalla mente visionaria di Eberhard Schulz, un designer tedesco che iniziò la sua carriera presso la Porsche. Durante i suoi anni nella celebre casa automobilistica, Schulz sviluppò, quasi per gioco, il prototipo Erator GTE, segnale precoce della sua inclinazione per le creazioni uniche. Tuttavia, fu solo negli anni ’70, dopo aver lasciato Porsche, che Schulz iniziò a lavorare su un progetto ancora più ambizioso: la CW311, sviluppata insieme a Rainer Buchmann presso B&B GmbH & Co Auto KG.
Nel 1982, Schulz prese una decisione coraggiosa: fondare la propria azienda, Isdera, con l’obiettivo di realizzare automobili altamente esclusive, prodotte in serie limitatissime. Solo due anni dopo, nacque la Isdera Imperator 108i, un’auto che combinava l’innovazione tecnologica con un design futuristico.
Basata sul progetto della CW311, la Imperator 108i era equipaggiata con motori V8 di provenienza Mercedes-Benz, montati su un telaio tubolare in acciaio, con una carrozzeria in fibra di vetro e le iconiche porte ad ala di gabbiano.
Questa supercar non era solo un esercizio di stile. Le sue prestazioni parlavano chiaro: una velocità massima di 175 mph e un’accelerazione da 0 a 60 mph in soli 5,1 secondi, numeri impressionanti per l’epoca.
Tuttavia, l’Imperator 108i non era un’auto per tutti: l’unico modo per acquistarne una era contattare direttamente Eberhard Schulz al telefono, rendendo ogni esemplare un pezzo estremamente raro e personale.
Il modello ora all’asta appartiene alla Serie 2, riconoscibile per i fari a scomparsa e rappresenta una delle pochissime opportunità per gli appassionati di aggiudicarsi un pezzo di storia automobilistica.
Questo esemplare unico testimonia non solo l’evoluzione della tecnologia automobilistica degli anni ’80, ma anche la passione e la dedizione di un uomo che ha voluto trasformare il suo sogno in realtà, regalando al mondo una supercar destinata a rimanere per sempre un simbolo di eccellenza e rarità.
Testo di Renzo Raimondi per Motori Storici.
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