Il Trionfo della Giulia TZ: Un Tributo in Cinque Volumi alla Leggendaria Alfa Romeo.
Nel novembre del 1963, la Giulia TZ dell’Alfa Romeo fece il suo trionfante debutto nelle competizioni al Tour de Corse.
La “Tubolare Zagato,” così chiamata per il suo telaio tubolare e il progettista della carrozzeria, sarebbe diventata una delle vetture più vincenti nella storia dell’Alfa Romeo.
Per onorare questa iconica vettura, è stato realizzato un monumentale tributo in cinque volumi, totalizzando un’imponente somma di 1500 pagine. Quest’opera definitiva offre un’immersione dettagliata nella storia e nello sviluppo della Giulia TZ, documentando anche le gesta delle vetture ufficiali nelle competizioni.
I primi due volumi, “Giulia TZ – Volume 1” e “Giulia TZ – Volume 2”, raccontano con precisione il percorso evolutivo della vettura e la sua carriera agonistica. Con centinaia di foto in bianco e nero e a colori, insieme a documenti contemporanei, questi volumi gettano luce su un capitolo epico nella storia dell’automobilismo.
I volumi successivi, dal 3 al 5, costituiscono un registro completo di tutte le Giulia TZ mai costruite. Contengono dettagliati elenchi di passaggi di proprietà, informazioni sulle targhe e partecipazioni alle gare fino alla fine dell’omologazione nel 1974. Il volume 5 include anche un’appendice con documenti contemporanei, tra cui le schede di omologazione e bollettini tecnici sulla preparazione alle gare.
L’ex direttore dell’Archivio della Fabbrica, il dottor Marco Fazio, ha concesso agli autori l’accesso a documenti inediti, frutto di anni di lavoro e ricerca. Molte delle fotografie presenti nel libro sono state pubblicate per la prima volta, rendendo questo tributo un’opera straordinaria per gli appassionati dell’Alfa Romeo e gli amanti delle corse automobilistiche d’epoca.
Il libro scritti in due lingue, inglese e tedesco, lo si può trovare in vendita a € 365,00 ed è una chicca per gli appassionati della casa del Biscione, anche visto per la mole ingente di fotografie in esso contenute: circa 1500.
Testo di Renzo Raimondi per Motori Storici.
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