La Corsa di Alcide 2015: una storia centenaria genera una corsa leggendaria.
In giro per la nostra bella Italia ci sono mille e forse di più gare e raduni dedicati alle auto d’epoca, tutti belli e meritevoli di attenzioni. Ma quando, come nel caso della gara che vi racconto oggi, si legano ad una storia più che centenaria e magari fanno da connubio con luoghi meravigliosi e magari anche nascosti, all’ora merita proprio la mia attenzione/articolo.
Come tutte le belle storie inizia con…
C’era una volta, nel lontano 1849, un uomo, Alcide Ancillotti che aprì un ristorante e che poi si aggiunse anche una locanda per rifocillare e ospitare i viaggiatori nel centro di Poggibonsi.
Negli anni venti con l’entrata nella gestione dei figli Beppe, Sandro e Maria, come spesso accadeva nelle aziende a gestione familiare della nostra bella Italia, si espande l’attività al commercio di pesce dapprima per il ristorante e poi anche per conto terzi. Il commercio del pesce andava alla grande e così, con i figli maggiorenni che si occupavano dell’acquisto e del relativo trasporto del pesce fresco (fresco perché allora esisteva solo pesce fresco), l’azienda Ancillotti comperò dei mezzi per trasportare direttamente il pesce che veniva acquistato soprattutto all’Argentario.
Da qui l’idea di organizzare una gara che ricordasse, appunto, quegli anni e soprattutto quelle corse per portare il pesce a destinazione in tempo, le celle frigo arrivarono sui mezzi da lavoro solamente negli anni sessanta. L’attività della di Alcide Ancillotti si sviluppò in maniera sensibile, e le attività di ristorante ed albergo hanno fatto fortuna.
La famiglia Ancillotti, che ancora conduce il ristorante da 165 anni e da 6 generazioni, e nei suoi eredi, vive ancora la memoria di quei gloriosi tempi che hanno messo le basi per il successivo grande sviluppo delle attività della famiglia.
E’ proprio in memoria di questi tempi che è nata l’idea di creare un evento che potesse dar gloria a queste imprese di Beppe e Sandro, che hanno contribuito in modo sostanziale a diffondere il consumo del pesce nelle zone toscane. La gara toscana di regolarità classica per auto storiche, denominata “La Corsa di Alcide”, giunge quest’anno alla quinta edizione: la soddisfazione e l’entusiasmo dei partecipanti che ogni anno riconfermano la loro presenza è per l’organizzazione motivo di grande orgoglio, facendone diventare nel tempo una vera e propria classica del territorio toscano.
La gara è inserita nel campionato nazionale ASI di regolarità classica a strumentazione libera, FIVA.
La base di partenza sarà, come di consueto, la cittadina di Poggibonsi e prevede quest’anno una nuova formula rispetto alle passate edizioni: i giorni di gara saranno due, sabato e domenica, con un chilometraggio di circa 550 Km ed 80 prove cronometrate oltre a 3 di media (cadauna tre rilevamenti segreti) con classifica separata.
Riconfermato lo svolgimento del Trofeo Macchi, intitolato a Bruno Macchi, che come ogni anno, aggiudica al vincitore 91 bottiglie di vino scelte fra le eccellenze italiane: competizione di grande abilità con 11 prove concatenate al 1/1000 di secondo. Il figlio di Bruno Macchi, Carlo, noto giornalista e critico del mondo enologico, ha voluto, già dalla prima edizione, assegnare al vincitore del Trofeo, in memoria del padre, ben 91 bottiglie di vino (91 gli anni di Bruno) scelte fra le migliori produzioni di tutta Italia: veramente un premio importante. Bruno Macchi era un noto personaggio del mondo dei motori toscani che aveva iniziato la carriera agonistica con la Lambretta e la Vespa, come spesso si usava in quegli anni.
Appeso il casco al chiodo per problemi di salute, il Macchi continuò ad alimentare la sua passione per le moto e le macchine e iniziò a collezionare auto e moto d’epoca fin da tempi in cui il collezionismo di auto d’epoca era davvero fuori moda.
Negli ultimi anni della sua vita, si spense nel 2010, era solito guidare una Jaguar MKVIII del 1957, e non più auto sportive, perché come diceva lui “era più in linea con la sua figura attuale”.
Tornando alla Corsa di Alcide ricordo che avrà un percorso tutto nuovo, per merito della suddivisione in due giornate di gara, che farà scoprire nuovi angoli della magica Toscana, borghi marinari come Castiglione della Pescaia, e luoghi patria di grandi vini come Scansano (che dà nome al famoso Morellino) ma che allo stesso tempo riconferma le eccellenze esclusive della Corsa: Chianti, Maremma ed Argentario, passaggi all’interno dei centri storici di San Gimignano, Radda in Chianti, Monteriggioni, Greve in Chianti, Magliano in Toscana, Porto Ercole.
Gara nella gara sarà lo svolgimento della MG Dark Cup, l’unica gara in Italia dedicata specificatamente alle auto inglesi del marchio MG.
Il motivo per cui all’interno della Corsa viene dedicata una coppa al mondo MG, oltre alla presenza del club Italia MG tra gli organizzatori-sostenitori, è legato proprio al territorio in cui si svolge questa gara: infatti il popolo inglese ha sempre avuto un grande feeling per questa terra, la Toscana, in particolare per il Chianti tanto da chiamarlo “Chiantishire” e negli anni ‘50 e ‘60 non era raro veder transitare per le stradine polverose una MG.
Per il puro aspetto tecnico vi ricordo che sono ammesse auto costruite entro il 1980, ma con le doverose deroghe permesse alle vetture più recenti a patto che abbiano un adeguato pregio estetico e tecnico.
Le iscrizioni, alla Cosa di Alcide edizione 2015, chiuderanno il 7 giugno, e la gara si svolgerà il sabato 27 e la domenica 28 giugno 2015. L’organizzazione si deve a Altitude Eventi, di cui a fine articolo trovate tutti i riferimenti, in collaborazione con il MG Car Club Italia, per questa Corsa che è veramente un bel esempio di connubio tra sportività, turismo, anche enogastronomico e storia: la storia di Alcide.
Per informazioni:
Altitude eventi
Viale G. Garibaldi, 37 – 53036 Poggibonsi (SI)
Tel e Fax: 0577 996673
e-mail: org.altitudeeventi@gmail.com
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