La genesi dello stile della Citroen DS 19.
Nel lontano 1938, quando fu redatto il capitolato che avrebbe portato alla creazione della DS19, poi presentata nel 1955, il responsabile del Centro Stile, l’italiano Flaminio Bertoni, ebbe carta bianca da parte degli ingegneri che chiesero due sole cose per il nuovo progetto: una forma aerodinamica e tanta visibilità.
Per visibilità, in DS intendevano comfort e sicurezza. Sicurezza per il conducente e comfort per i passeggeri che avrebbero potuto avere una migliore percezione di ciò che li circondava.
L’ingegnere capo André Lefebvre, che aveva sempre trovato “claustrofobica” la Traction Avant, chiese che la nuova ammiraglia avesse molto più vetro.
Bertoni lo accontentò con montanti anteriori e centrali sottilissimi, vetri panoramici (realizzati con speciali procedure dalla Saint-Gobain espressamente per la DS) ed una luminosità a bordo unica al mondo, merito di oltre due metri quadri di superfici trasparenti attorno all’abitacolo.
Quando il Presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy e sua moglie Jacqueline decisero di visitare Parigi, arrivando nella Ville Lumière il 31 maggio del ’61 per trascorrervi qualche giorno, l’Eliseo e la casa automobilistica francese ebbero l’idea di mettere a disposizione della coppia una speciale DS19 che permettesse agli illustri ospiti una visione ancor più spettacolare della capitale francese, grazie ad un tetto perfettamente trasparente, realizzato in un solo pezzo di plexiglas azzurrato che si sommava alla panoramicità della DS di serie.
Dopo la parata che portò il Presidente americano e sua moglie dall’aeroporto del Bourget sino all’Eliseo a bordo di un’altra Citroën presidenziale (la cabriolet su base 15Six realizzata da Henri Chapron), i Kennedy ebbero modo di apprezzare Parigi dall’interno della DS19 che Jacqueline usò anche da sola, durante gli impegni ufficiali del marito, per esplorare i quartieri ed i monumenti della città.
La carriera di quella speciale DS non finì però il giorno in cui riportò John e Jacqueline all’aeroporto di Le Bourget. qualche anno dopo, nel 1965, quando il grande regista italiano Elio Petri chiese una vettura per girare un film ambientato in una Roma futuristica, gli venne consegnata la stessa DS19 panoramica con tetto in plexiglas usata dai Kennedy a Parigi.
Fonte Ansa
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