Lella Lombardi, la donna pilota più veloce della Formula 1.
Dalla provincia di Alessandria alla Formula 1, dove è stata la prima e finora unica donna a conquistare punti nel campionato mondiale.
Erano anni in cui nei Gran Premi correvano piloti leggendari come Niki Lauda, Emerson Fittipaldi, Clay Regazzoni. La storia di Lella Lombardi, all’anagrafe Maria Grazia Lombardi, donna coraggiosa, indipendente e anticonformista, è stata ricordata, a trent’anni dalla morte, al Mauto – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, dove è stato proiettato il docufilm americano ‘Beyond driven’ a lei dedicato.
All’incontro ha partecipato la nipote Patrizia Lombardi, pro rettore del Politecnico di Torino.
Nata il 26 marzo 1941 a Frugarolo, in provincia di Alessandria, appassionata di motori fin da ragazza quando guidava i camion di famiglia, Lella comincia a correre con i kart all’inizio degli anni ’60 e si cimenta nelle categorie minori del motorsport (vince nel 1970 il campionato italiano Formula 850 ed è campionessa della Formula Ford Mexico).
Nel 1974 esordisce in F1 nel Gran Premio di Gran Bretagna e arriva sesta – ultimo posto utile per conquistare punti mondiali – nel Gran Premio di Spagna, sul circuito del Montjuic. Passa poi alle endurance, partecipando a gare leggendarie come la 24 Ore di Le Mans con una scuderia che porta il suo nome. Scompare il 3 marzo 1992 a Milano a causa di un tumore.
Il docufilm raccoglie la testimonianza di Lella Lombardi, accanto a quella di altre pilote che hanno rivoluzionato l’automobilismo, come Desiré Wilson, Divina Galica e Giovanna Amati, e di pilote della nuova generazione. Novanta minuti che ricostruiscono la sua figura appassionata e determinata, che non aveva paura di andare veloce e lottava contro gli stereotipi.
“Se la F1 è cosa da ragazze? Visto che sono qua e corro, giudicate voi” è la sua risposta a un giornalista spagnolo.
Fonte Ansa
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