Maserati 450S 1957, replica costruita partendo da un volante.
La storia della replica della splendida Maserati 450S del 1957, realizzata da Paul Martin che nella vita fa lo scenografo a Hollywwod, potrebbe benissimo diventare la sceneggiatura di un film, dedicato non solo agli appassionati delle auto da corsa del Tridente e del grande pilota Juan Manuel Fangio, ma in generale a coloro che attribuiscono un valore particolare (quasi una magia) agli oggetti e alle componenti dei bolidi da gara e alle loro avventure nelle mani dei grandi piloti.
Paul Martin è il figlio di Peter, uno dei primi membri del Maserati Club UK, proprietario di una incrediblie monoposto 250F e sponsor dal 1978 della omonima Peter Martin’s Cup per i team impegnati con Maserati da collezione nelle gare. Tre anni fa Peter Martin è scomparso e il figlio – nella importante eredità ricevuta – è diventato il custode di uno dei beni più preziosi della raccolta di auto e oggetti del Tridente: il volante usato da Juan Manuel Fangio per portare alla vittoria la sua Maserati 250F del 1957.
Cosa avrebbe potuto fare Paul Martin con quello splendido volante in alluminio e legno? L’idea non ha tardato ad arrivare.
Nei beni della raccolta del padre Peter c’è una indescrivibile quantità di disegni, documenti e fotografie che all’inizio degli Anni ’60 vennero salvati dalla ingloriosa fine nelle discariche e che furono trasportati con sei grossi autocarri in Inghilterra. Logico, o quesi, che lavorando sui disegni originali della barchetta 450 S del 1957 e su circa 9000 immagini che la ritraevano in tutti i dettagli, l’erede del grande collezionista britannico delle Maserati più iconiche abbia deciso di ‘ricostruire’ partendo solo dal volante di Fangio una delle auto più amate dal padre.
Nell’operazione, che è confluita nelle attività di una società di Martin – la Veloce Cars – sono stati coinvolti alcuni specialisti argentini che, forse spinti proprio dall’amore per il grande campione Fangio, si sono dedicati anima e corpo alla ricostruzione della vettura realizzando a mano, o con le necessarie macchine utensili, il telaio in tubi, le sospensioni, i grandi freni a tamburo e naturalmente la carrozzeria in alluminio ‘battuta’ pezzo dopo pezzo per adattarsi alla sottile ossatura metallica.
Unica concessione alla modernità, se così si può definire, è il motore V8 Maserati, prelevato da una Ghibili del 1966 e di cilindrata leggermente superiore a quello della 450S.
Ingolosito dall’eccellenza del risultato Paul Martin è andato avanti, e dopo il primo esemplare ne ha replicati altri esemplari della 450S, di cui originariamente sono stati costruiti dal 1956 al 1958 solo nove unità. La particolare riproduzione di Veloce Cars è ispirata al telaio #4501 – che ha corso nel 1957 nel Campionato mondiale Sport – e che ora, replica del volante di Fangio compresa, può essere ordinata (franco Argentina) per il corrispettivo di circa 300mila dollari.
Fonte Ansa
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