Opel, 95 anni in Italia.
Il fatto che la nuova un’identità del marchio Opel sia stata realizzata e resa visibile per la prima volta in Italia presso il salone di Stellantis&You di via Gattamelata, a Milano, non è forse un caso. Quasi un secolo fa, nel 1928, Opel debuttò infatti sul mercato italiano dell’automobile aprendo proprio nel capoluogo lombardo di una sua filiale diretta. In seguito, il compito è stato svolto da concessionari importatori come, ad esempio, il Gruppo Motori Roma il cui titolare Paolo Borghese fu, nel 1950, il primo presidente dell’allora costituita UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri).
All’epoca, siamo all’inizio degli Anni Cinquanta, un periodo che nel nostro Paese segnò l’esplosione della motorizzazione di massa e che nel giro di un solo decennio vide scendere il rapporto tra il numero degli abitanti e quello delle automobili circolanti da 81,9 del 1950 a soli 26,2 del 1960. Per stare pertanto al passo con i tempi e con le esigenze della clientela, Opel avvertì l’esigenza di essere presente direttamente sul nostro mercato.
Dapprima si affidò la distribuzione dei prodotti a una società con sede a Bienne, in Svizzera, e quindi creò una propria organizzazione nazionale, costituendo, il 15 febbraio 1963, una società ancora a Milano, nella centralissima via Tommaso Grossi (zona Cordusio).
Gli anni della Opel Kadett e della Opel Rekord
Il caso volle che l’avvio di questa attività coincidesse con l’inizio della commercializzazione di due modelli che si sarebbero rivelati fondamentali per la crescita del marchio Opel: la rinnovata Opel Rekord con la quale la Casa tedesca cominciò a trovare una sua precisa collocazione nel segmento dei modelli di classe superiore e soprattutto della prima generazione di Opel Kadett del Dopoguerra. Con essa, infatti, Opel ebbe l’opportunità di ampliare la sua gamma con un modello di grande diffusione, di riportarsi ai livelli produttivi anteguerra e di entrare in un’importante fascia di mercato qual è già allora il segmento C.
La Opel Kadett contribuì non poco all’affermazione della nuova società e ad imporre il marchio Opel sul mercato italiano. “Ferma su posizioni intermedie fino alla fine del 1962” scriveva a riguardo una rivista specializzata nel novembre 1967 “la Opel tenta il colpo grosso l’anno successivo forte di un nome già molto noto presso il pubblico italiano e della nuova Opel Kadett, una berlina da un litro di cilindrata che presenta requisiti indubbiamente interessanti per il nostro automobilista: la vettura riscuote subito successo, sale di mese in mese nelle cifre di vendita per tutto il 1963, supera tutte le concorrenti fino al secondo posto nel 1964, per insediarsi al primo posto nel 1965 e nel 1966”.
Quasi a suggellare questo successo italiano della Opel Kadett, nel 1964, Opel ne ambientò in parte la campagna pubblicitaria proprio nel nostro Paese dove una rossa Opel Kadett era ritratta nelle strade di Roma e sulla linea di partenza dell’autodromo di Vallelunga. Il messaggio è chiaro: l’utilitaria tedesca che piace per la sua affidabilità e per la sua linea americaneggiante sa anche farsi valere nelle competizioni. “Opel Kadett: kurz gesagt O.K.” (ovvero “Opel Kadett: in sintesi è O.K.”) diceva la pubblicità, ribadendo il generale consenso che la Opel Kadett-A ha riscosso presso gli automobilisti europei.
Da Milano a Roma
Nel frattempo, il primo anno di attività della società si chiuse con 17.775 autovetture consegnate. Dopo cinque anni dalla sua costituzione, nel 1968, l’azienda si trasferì a Roma, in Piazzale dell’Industria 40, nel quartiere EUR, in quella che per quasi mezzo secolo sarebbe stata la sua sede. Negli stessi anni all’importazione ed alla distribuzione delle autovetture Opel furono affiancate infatti quella dei derivati commerciali e dei commerciali leggeri della Casa tedesca.
Il 1970 fu un altro anno fondamentale per la storia Opel in Italia. Non solo perché a fine anno le vendite superarono per la prima volta quota 50.000 unità, ma anche perché il 1° ottobre fu inaugurato un grande magazzino ricambi centrale. Ubicato su un’area di oltre 64.000 metri quadri lungo la superstrada Roma-Fiumicino riforniva in tempi brevi l’intera rete delle concessionarie e delle officine autorizzate.
Gli anni dei rally
Sempre nel 1970, dopo che alcuni intraprendenti concessionari avevano già cominciato a dedicarsi alle competizioni con la Opel Kadett, l’importatore diede il via ad un fortunato programma sportivo che prevedeva facilitazioni sull’acquisto delle vetture e dei ricambi, nonché premi in denaro a fine stagione. L’indirizzo scelto si rivelò giusto e le vittorie, sempre più numerose, culminarono, nel 1981, con la vittoria – prima e per molti anni unica di una Casa estera in Italia – della Opel Ascona dell’equipaggio “Tony”-“Rudy” nel Campionato Italiano Rally.
A sottolineare ancora di più l’impegno nei rally nazionali, fu avviata in collaborazione con “Rudy” Dal Pozzo la prima edizione della Scuola Rally Opel che per circa trent’anni fornì le basi a gruppi selezionati di aspiranti piloti e navigatori da rally.
Opel Rekord inventò il mercato del Diesel
Alte prestazioni, linea moderna e grande funzionalità d’uso fecero sì che, nel 1972, la Opel Rekord 2100 D si rivelasse un immediato successo; prima autovettura a gasolio mai prodotta da Opel, era l’inizio di un’autentica rivoluzione. Siamo nel settembre del 1972 e fino ad allora il mercato delle automobili Diesel era una specie di “riserva di caccia” esclusiva di Mercedes e Peugeot che avevano lunga tradizione e grande esperienza con autovetture e motori a gasolio. Cinque o sei modelli in tutto si dividevano un segmento che nel 1972 contava appena 11.098 autovetture, lo 0,75% dell’intero mercato nazionale.
Ad agitare quelle acque tranquille ci pensò proprio la Opel Rekord 2100 D. Più brillante e veloce, ma soprattutto esteticamente più moderna e gradevole delle sue concorrenti, divenne immediatamente la reginetta di questa fascia di mercato. Nel 1973 ne furono consegnati 6.332 esemplari, all’incirca il doppio della sua rivale più vicina, che divennero 7.503 l’anno seguente quando la Opel Rekord 2100 D si confermò l’automobile Diesel più venduta in Italia.
Prima Casa estera in Italia
Alla fine degli Anni Ottanta, nella Primavera del 1987, si concretizzò con la realizzazione della Opel Cabrio “by Bertone”, la collaborazione avviata da Opel con la carrozzeria torinese, che in seguito avrebbe realizzato altri modelli della Casa tedesca come l’Opel Astra Coupè. Bertone non si limitò a progettate queste versioni speciali di Opel Kadett e di Opel Astra, ma anche della loro produzione presso il suo stabilimento di Grugliasco, alle porte di Torino.
A questo punto, con un’offerta ancora più articolata ed un prodotto Opel sempre più moderno e competitivo, nel 1989, le vendite in Italia superarono per la prima volta le 100.000 unità all’anno. Nel frattempo, da novembre 1989, Opel fu la prima Casa estera in Italia che offre senza sovrapprezzo almeno una versione con convertitore catalitico di ogni modello della gamma Opel.
Nel 1997 la Casa tedesca conquistò il primo posto tra le marche estere in Italia e raggiunse per la prima volta le 200.000 unità vendute in un anno (livello oltre il quale si mantenne, caso unico per una Casa estera in Italia, per sei anni consecutivi). L’anno seguente la Opel Corsa fu l’automobile estera più venduta in Italia.
“È una tedesca”
A Febbraio 2014 apparve una nuova campagna di comunicazione Opel che vedeva testimonial d’eccezione l’icona tedesca della moda Claudia Schiffer, la cui eleganza e bellezza incontravano lo stile e la perfezione ingegneristica propri del marchio, celebrati nel claim “È una tedesca”. La strategia sottendeva che l’evoluzione del marchio tedesco – avviata due anni prima – puntava al rinnovamento di un brand forte e affidabile che si trasformava e diventava raffinato e seduttivo. Per un nuovo stile che appassionava e faceva crescere l’orgoglio di possedere una Opel.
Quando, il 24 Marzo 2014, la Opel si trasferì nella nuova sede romana di Via Andra Millevoi 10, la società aveva venduto in Italia quasi 5 milioni di autoveicoli dal 1963. Quattro anni dopo, nel novembre 2018, Opel Italia rifece bagagli e tornò a Milano presso la storica sede di Groupe PSA in via Gallarate 199. Attualmente Opel Italia ha sede a Torino, in Via Plava 80.
Fonte Ufficio Stampa Opel Italia, che ringrazio!
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