Rally della Sardegna Historic: buona la prima.
Si è conclusa da poco la prima edizione della versione Historic del Rally della Sardegna 2016.
Voluto fortemente da ACI Nuoro come manifestazione collaterale alla prova italiana di Campionato del Mondo Rally della FIA, è sicuramente stato un successo per gli amanti del rally vintage.
Veder sfrecciare mitiche auto quali, 037, Delta Integrale e 4WD, Opel Ascona 400, Fiat 131 Abarth, Audi Quattro, Subaru Legacy, Ford Escort RS, Alfa Romeo Alfetta Gtv, e la mia preferita, la Mini, ma anche nomi altisonanti quali Biasion e Bentivogli, solo per citarne due, riporta la mente agli anni d’oro di questa affascinate specialità automobilistica.
La gara è stata, almeno in questa prima edizione, ad invito e solamente pochi equipaggi hanno potuto sfidarsi lungo le sette prove speciali selezionate sul percorso del Rally mondiale: la Ardara-Ozieri (poi annullata), la Tula, la Castelsardo e la Tergu-Osilo nella prima giornata venerdì 11 giugno; la Monti di Alà, la Coiluna-Loelle e la Monte Lerno nella seconda e conclusiva giornata per un totale di quasi 129 chilometri cronometrati a fronte di oltre 530 chilometri complessivi.
La competizione ha disputato il suo primo atto il giovedì con una parata dal podio di Alghero, partendo poco prima del convoglio del Mondiale, che ha incuriosito il numeroso pubblico presente.
Il giorno successivo – venerdì 7 giugno – le auto in gara sono partite alle 10.30 da Alghero e vi hanno fatto ritorno nel tardo pomeriggio con la disputa delle prime tre prove speciali: Tula, Castelsardo e Tergu-Osilo. Il sabato, nel secondo giorno di gara, si sono disputate le ultime tre prove speciali, con l’ultima ps di Monte Lerno di 33 Km circa, e poi tutti al riordino finale ad Alghero per il consueto podio finale.
Questa gara di contorno alla prova italiana del Campionato del Mondo Rally della FIA è stata veramente apprezzata da tutti: dal pubblico che ha potuto ammirare vetture e campioni del passato rallistico e dagli stessi piloti che si sono divertiti e che tutti, nessuno escluso, hanno manifestato la voglia di esserci anche nella prossima edizione.
Su questo punto bisogna usare il condizionale perchè era nell’intento degli organizzatori di fare un esperimento, che a me sembra essere riuscito divinamente, vedremo cosa ci riserverà il futuro.
Per quanto riguarda la gara vera e propria debbo segnalare il dominio incontrastato della Lancia Delta Integrale che ha sempre monopolizzato il podio di ogni prova speciale, con qualche inserimento di una Ford Escort, e che vedeva nel suo alfiere principe il mitico Miki Biasion, magistralmente navigato da Pirollo, aggiudicarsi la gara.
Secondi l’equipaggio Pelliccioni-Ceci su Ford Escort MK2 e terzi Melegari-Zamboni sempre su Delta Integrale.
Mi inorgoglisce assai raccontarvi dell’ottima prestazione degli alfieri del Team Lion: Davide Biasiolo e Andrea Zampaloca.
Partiti in sordina con la mitica Mini Cooper si sono classificati settimi assoluti. Un bellissimo risultato se si pensa la disparità di mezzo con i primi classificati, e ancor più significativo è stato l’apprezzamento del pubblico che ha simpatricamente accolto la piccola Mini facendo ben presto diventare, l’equipaggio di Monticelli, la mascotte della gara tanto che il grande Miki Biasion non ha resistito a farsi immortalare al posto di guida della mitica vetturetta inglese con i colori giallo-verde-rosso del Team Lion.
Un grandissimo risultato: bravi ragazzi!
… insomma il meglio delle vetture da rally per un palcoscenico prestigioso e di prim’ordine: complimenti a tutti!
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