Una rara ‘Ferrari GT 250’ disegnata da Pinin Farina sarà battuta all’asta.
È affascinante scoprire il significato storico e culturale di questa Ferrari 250 GT, appartenuta a Mohammed V, re del Marocco. Questo veicolo è diventato un vero e proprio gioiello del made in Italy e ha una storia legata all’indipendenza del Marocco.
Quando la Ferrari fu consegnata a Mohammed V nell’agosto del 1956, il Marocco aveva appena ottenuto l’indipendenza dopo un periodo di esilio imposto dai francesi. Il re, noto per il suo amore per il lusso e le auto, considerava questa Ferrari elegante ma sportiva come un regalo personale per celebrare la faticosamente conquistata indipendenza del paese. Questa vettura rappresentava un simbolo di orgoglio nazionale per i marocchini.
Il re Mohammed V aveva una passione per le auto e possedeva anche un’auto da parata Delahaye e aveva considerato l’acquisto della famosa concept car DeSoto Adventurer II.
La sua collezione di automobili è stata il punto di partenza per quella che oggi fa parte della casa reale marocchina.
La storia di questa Ferrari 250 GT, che presto sarà messa all’asta, ha attraversato diverse fasi e ha cambiato proprietari nel corso degli anni, finendo infine negli Stati Uniti, in Florida, dove l’ultimo proprietario l’ha custodita per quasi 50 anni.
Secondo la ricerca l’esperto del marchio del cavallino rampante Marcel Massini, questa rara 250 GT è l’ultima delle quattro coupé che presentavano la carrozzeria in stile Superamerica di Pinin Farina, ed è una delle tre costruite senza prese d’aria sui parafanghi. Spedito all’officina del carrozziere nel maggio 1956, il telaio numero 0469 GT è stato rifinito con un esterno bicolore di una carrozzeria Celeste coronata da un tetto Nero, e l’interno è stato rivestito in pelle Naturale da Connolly.
Dopo essere stata completata nell’agosto del 1956, la Ferrari fu consegnata al suo primo proprietario, Mohammed al-Khamis bin Yusef bin Hassan al-Alawi, meglio noto come Mohammed V, re del Marocco.
Ora, mentre si prepara per l’asta, ci si aspetta che questa vettura unica generi un’enorme attenzione e offerte che saranno all’altezza del suo status di auto da re.
È un interessante esempio di come le automobili possono diventare oggetti di valore storico e culturale, che evocano emozioni e ricordi significativi per intere nazioni.
Testo di Renzo Raimondi per Motori Storici; fotografie di Sotheby’s: che ringrazio!
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