Veicoli del D-Day: Dalla Jeep ai Camion Dodge e GM.

Veicoli del D-Day: Dalla Jeep ai Camion Dodge e GM.

Oggi, 6 giugno, si celebra l’ottantesimo anniversario del D-Day, una delle operazioni militari più decisive della Seconda Guerra Mondiale.

Questo evento storico, che vide lo sbarco delle forze alleate sulle coste della Normandia, non fu solo una dimostrazione di coraggio e strategia, ma anche di ingegneria e logistica, grazie all’impiego di oltre 150.000 veicoli.

L’Importanza dei Veicoli Gommati

Nella complessa e rischiosa operazione dello sbarco, la mobilità garantita dai veicoli gommati e cingolati fu cruciale. I 156.000 soldati alleati che presero d’assalto le fortificazioni naziste lungo la costa della Manica, si affidarono a una varietà di mezzi blindati e a trazione integrale, capaci di manovrare tra le mine e superare gli ostacoli predisposti dai tedeschi.

I Veicoli Chiave del D-Day

I veicoli che hanno fatto la differenza includono il robusto camion Chevrolet G-7100, il versatile GMC CCKW 353 a tre assi e l’anfibio GMC DUKW 353, quest’ultimo sviluppato in collaborazione con il cantiere navale Sparkman & Stephens di New York.

Lungo quasi 9 metri e mezzo, il GMC DUKW poteva trasportare 25 soldati equipaggiati, viaggiando fino a 80 km/h su strada e 10,2 km/h in acqua.

Il Dodge WC 51-52 e la Jeep Willys MB

Un altro veicolo fondamentale fu il Dodge WC 51-52, noto in Italia come “Gippone”. Questo veicolo 4×4, prodotto anche in versione 6×6, si dimostrò ideale per la Campagna di Normandia grazie alla sua versatilità e capacità di muoversi su sabbia e terreni accidentati.

Anche il mezzo da ricognizione M3 Scout Car, sviluppato dalla White Motor Company, giocò un ruolo significativo. Equipaggiato con un grosso rullo anteriore per facilitare la marcia su terreni difficili, venne utilizzato per il trasporto truppe e come “command car”.

La Leggendaria Jeep Willys MB

Ma la vera protagonista della mobilità durante lo sbarco in Normandia fu la Jeep Willys MB. Questo agile 4×4, capace di superare ogni ostacolo, fu essenziale per i rapidi spostamenti delle truppe.

Il nome Jeep, secondo la tesi più accreditata, deriva dall’abbreviazione GP (General Purpose), con cui l’US Army identificava questo mezzo da mezza tonnellata di carico. Dal 1941 al termine della guerra, ne furono prodotte circa 360.000 unità, grazie alla collaborazione tra Willys, Ford e American Bantam.

Nel ricordare il D-Day, è importante riconoscere non solo il coraggio dei soldati ma anche l’ingegnosità e l’efficacia dei veicoli che contribuirono al loro successo.

Questi mezzi, divenuti simboli di una delle operazioni militari più importanti della storia, continuano a essere celebrati per il loro ruolo cruciale nella liberazione dell’Europa.

Testo di Agnese Casoni per Motori Storici.

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Renzo Raimondi
Renzo Raimondi - Padre di famiglia fiero, grande appassionato di motori e auto storiche.

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